A partire dal 22 maggio, la galleria d’arte RIBOT presenta “Fragmenta“, la prima mostra collettiva ospitata nei suoi spazi.
Questo progetto curatoriale, che vede la partecipazione di un gruppo selezionato di artisti di diverse generazioni – Elisabeth Scherffig, Simona Andrioletti, Felix Schramm, Stefano Comensoli e Nicolò Colciago – pone al centro assoluto della sua riflessione il “frammento”, analizzato sia dal punto di vista operativo sia dal punto di vista concettuale.
Le opere esposte, dal gusto squisitamente contemporaneo, incarnano un dialogo sofisticato tra passato e presente, dove ogni frammento, reperto, scarto, maceria, rivive attraverso l’atto creativo un processo di trasformazione e metamorfosi. In bilico fra costruzione e distruzione, i materiali si fanno eredi della semantica della memoria, divenendo emblemi perforanti del gesto e dell’identità umana.
Gli artisti selezionati dalla galleria Ribot dimostrano una maestria impeccabile nell’arte di suscitare emozioni e stimolare riflessioni senza ricorrere ad orpelli o eccessi superflui, bensì con una sobria eleganza che risulta disarmante nella sua semplicità.
Confrontandosi con l’architettura e la morfologia dello spazio espositivo, dove le ampie vetrine del piano terra fungono da sottili soglie tra interno ed esterno, le opere esposte in questo ambiente iniziale evocano l’atmosfera di un vivace “cantiere” creativo, culturale e sociale, configurandosi come un grande laboratorio corale in fervente attività. Passando dal piano terra al livello inferiore, più raccolto e caratterizzato da un’atmosfera quasi sotterranea, l’immagine, il processo, il residuo e la parola si condensano e si stratificano all’interno di un perimetro più contenuto. Gli spazi si fanno portavoce di tecniche, processi e linguaggi alternativi, offrendo prospettive sia intime che militanti. In entrambi gli ambienti il personale della galleria è capace di accogliere eccellentemente tutti i visitatori, grazie ad un’assoluta disponibilità nei loro confronti e a un’accorta attenzione per i dettagli, riuscendo così ad infondere nello spazio un’aura di eleganza e professionalità, generando un vivo interesse che si manifesta nel numeroso afflusso di partecipanti durante l’inaugurazione.
Storia della galleria d’arte RIBOT
La galleria d’arte RIBOT, fondata nel mese di aprile del 2015 per iniziativa di Monica Bottani, si propone di arricchire il panorama dell’arte contemporanea a Milano attraverso la presentazione di mostre di artisti internazionali ed emergenti. La programmazione della galleria abbraccia una vasta gamma di linguaggi artistici contemporanei, spaziando dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alla fotografia e ai nuovi media.
Le esposizioni ospitate sono principalmente personali di artisti stranieri, che offrono al pubblico italiano un primo incontro con le loro opere. Ogni mostra presenta inoltre uno speciale progetto, spesso un’edizione o un multiplo in tiratura limitata, creato appositamente dall’artista per l’occasione milanese. L’obiettivo è quello di promuovere un dialogo dinamico tra artista e gallerista, andando oltre la mera esposizione artistica per creare un connubio tra opera e spazio espositivo.
La sede della galleria, situata in via Enrico Nöe 23, è uno spazio su due piani che viene ridefinito dagli artisti di volta in volta, offrendo un ambiente aperto al dialogo con una variegata audience composta da collezionisti e appassionati d’arte.
Laureata in Arti Spettacolo ed Eventi Culturali all’Università IULM di Milano, dove attualmente frequenta la Laurea Magistrale in Arte Valorizzazione e Mercato, Ginevra ha esperienza nel mondo della curatela e della comunicazione. Si occupa per QUAINT Art Magazine della sezione Arte Contemporanea.
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