Le opere di Pino Pinelli in mostra presso A arte Invernizzi e Artra
24/05/2024
Ispirata a un’intervista tra Pino Pinelli e Tommaso trini, dalla collaborazione delle gallerie Le gallerie A arte Invernizzi e Artra di Milano, è stata inaugurata nei loro due rispettivi spazi, una mostra personale dedicata a Pino Pinelli. La mostra si sviluppa come un unico percorso che si estende tra le due gallerie milanesi, dove Pinelli è stato protagonista di numerose esposizioni personali e collettive: dagli anni Settanta presso la galleria Artra, e nei decenni successivi da A arte Invernizzi.
Pino Pinelli
Pino Pinelli, nato a Catania nel 1938, è una figura eminente dell’arte contemporanea italiana, noto per il suo innovativo contributo alla pittura analitica. La sua pratica artistica, che ha preso forma dagli anni Settanta, è caratterizzata da una rigorosa esplorazione del colore, della forma e dello spazio. Pinelli ha sfidato i confini tradizionali della pittura, abbandonando la tela per abbracciare una concezione più espansa e dinamica dell’opera d’arte.
Il suo lavoro è intriso di una ricerca incessante sul significato della pittura stessa, trattata non più come semplice rappresentazione ma come esperienza sensoriale e spaziale. Le sue “disseminazioni” – frammenti di colore che sembrano fluttuare nello spazio – rappresentano una rottura radicale con la tradizione pittorica, liberando il pigmento dai limiti della tela e permettendogli di interagire direttamente con l’ambiente espositivo. Queste opere sfidano la percezione dello spettatore, invitandolo a una riflessione più profonda sull’essenza della pittura e sul suo rapporto con lo spazio circostante.
Pinelli ha saputo trasformare la tattilità della materia in un elemento centrale della sua poetica. I suoi lavori, spesso composti da superfici vibranti e accordi cromatici intensi, creano una presenza fisica che coinvolge lo spettatore in un dialogo visivo e tattile. La sua arte è un continuo tentativo di ridefinire i parametri della pittura, esplorando nuove modalità di espressione che vanno oltre il visibile, verso una dimensione più intima e sensoriale.
Nel corso della sua prolifica carriera, Pino Pinelli ha esposto in prestigiose gallerie e musei, consolidando il suo ruolo di spicco nel panorama artistico contemporaneo. La sua opera, sempre in evoluzione, continua a esercitare una profonda influenza, testimoniando la sua inesauribile ricerca di nuovi linguaggi espressivi e il suo impegno nel ridefinire costantemente i confini dell’arte.
Il percorso espositivo
Da A arte Invernizzi, la mostra si articola su due piani. Al piano inferiore sono esposte quattro grandi disseminazioni degli anni Ottanta, tra cui due lavori che esaltano la “pelle” della pittura, e l’opera Pittura GR/G (1992). Al piano superiore, le opere del ciclo delle “Pitture” esplorano lo spazio e la percezione, con frammenti che contribuiscono a tracciare l’opera. La Pittura B/G (1991) presenta forme tondeggianti sovrapposte in un ritmo circolare, enfatizzato dai colori giallo e bianco, in dialogo con Pittura N/G, che accentua il dinamismo. Una sala del piano superiore è dedicata ai lavori degli anni Settanta, come Pittura GR. (1973), Pittura B. R. B. (1975) e Pittura Rossa (1973), descritta da Trini nell’intervista come “visionaria, come un quadrato rosso che sventolasse nella scarsa atmosfera marziana”.
La galleria Artra, che ospitò la prima mostra personale di Pinelli nel 1979, ripropone lavori della metà degli anni Settanta, come Pittura GR (1977) e opere del ciclo “Pittura” del 1976. Questi lavori segnano l’inizio della riflessione di Pinelli sull’opera come corpo pittorico, libero dai limiti del quadro. In particolare, Pittura GR (1977) suggerisce un quadrato frammentato, i cui lati si estendono sulla parete. Con Pittura B (1977) e Pittura GR (1978), più elementi si dispongono ad arco, creando tensioni e nuovi equilibri. Questi lavori rientrano nella ricerca sulla disseminazione, culminata nell’installazione Pittura G. VR. VL. AR. (1982), con 12 elementi di colori primari e complementari disposti liberamente sulla parete. La mostra include anche opere come Pittura (1977) e diverse installazioni esposte nelle personali del 1982 e 1985.
Le mostre offrono un’opportunità per riscoprire uno dei periodi più intensi e produttivi di Pinelli, che ha continuamente reinventato il suo linguaggio in un dialogo attivo tra opera, spazio e spettatore.
Laureata in Arti Spettacolo ed Eventi Culturali all’Università IULM di Milano, dove attualmente frequenta la Laurea Magistrale in Arte Valorizzazione e Mercato, Ginevra ha esperienza nel mondo della curatela e della comunicazione. Si occupa per QUAINT Art Magazine della sezione Arte Contemporanea.
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