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Una Milano che non ti aspetti: le vie dell’acqua, tra arte e archeologia

21/05/2024

Che tu viva nella città meneghina o sia semplicemente di passaggio, hai l’opportunità di far parte di una storia più grande, radicata nel passato e legata all’acqua, che mette in luce, ancora una volta, l’abilità di chi ha fatto grande questo territorio.

Il successo del passato che si ripercuote nel presente

Grazie al Civico Museo Archeologico in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, con il contributo scientifico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte, è possibile ripercorrere lo stretto legame tra Mediolanum e l’acqua, che fin dalle origini ha plasmato la città e ne ha determinato la fortuna.

La mostra, che doveva terminare il 31 Marzo 2024, è stata prorogata fino al 2 Giugno 2024, proprio per l’interesse dimostrato dal pubblico, che sottolinea quanto sia sentito il desiderio di conoscere e comprendere le radici storiche di Milano.

La riscoperta di Mediolanum attraverso la lente dell’acqua rivela una città antica che, grazie alla sua ingegnosità e capacità di sfruttare le risorse naturali, ha gettato le basi per la moderna metropoli che conosciamo oggi.

Non è solo un’occasione per ammirare reperti di pregio storico ed artistico, ma un momento di riflessione su come le scelte del passato abbiano influenzato il presente e il futuro.

Modellino di Mediolanum durante l'età imperiale esposto al Museo Civico Archeologico
Modellino di Mediolanum durante l'età imperiale esposto al Museo Civico Archeologico. Foto di Miriana Muscolino

La storia di Milano: un breve accenno

Milano, la vivace città moderna, possiede una storia affascinante che affonda le sue radici in tempi remoti.

Immagina di viaggiare indietro nel tempo, e tornare a quando i Galli Insubri scelsero questa fertile regione lungo il fiume Po, per fondare un insediamento. Questo villaggio, cuore pulsante della loro cultura e del commercio, segnò l’inizio di tutto.

Nel 222 a.C la città venne conquistata dai Romani (ma stabilmente soggetta a Roma nel 196 a.C.), annessa all’Impero Romano d’Occidente con il nome di Mediolanum e il suo destino cambiò radicalmente.

Nel III secolo, Mediolanum divenne il cuore della diocesi dell’Italia annonaria, responsabile della raccolta delle tasse. Questo aumentò ancora di più la sua importanza, tanto che l’imperatore Diocleziano, nel 286 d.C., trasferì proprio qui la capitale dell’Impero Romano d’Occidente.

Il percorso espositivo della mostra le vie dell’acqua

Il percorso si propone di illustrare, con oltre 300 reperti inediti, le trasformazioni avvenute in relazione al controllo delle risorse idriche, collegando la città antica a quella attuale. Un viaggio tra arte, archeologia e storia che dimostra come l’utilizzo dell’acqua per le attività produttive ed i commerci sia stato determinante per lo sviluppo di Milano, dal V a.C. sino ad oggi.

Ogni sezione, determinata dallo scorrere del tempo, dipinge l’acqua come il cuore della città. Un elemento invisibile, ma vitale, che silenziosamente nutre e dà vita al mondo circostante.

Ricostruzione area Via Santa Croce. Museo Archeologico di Milano
Ricostruzione area Via Santa Croce. Museo Archeologico di Milano

Sezione I – Acqua e urbanistica

Fu proprio grazie all’acqua che venne determinata la configurazione del primo abitato e la successiva costruzione del circuito murario, difeso da un fossato alimentato da corsi d’acqua appositamente deviati.

Per l’epoca romana invece risulta cruciale il rinvenimento di un corso d’acqua trasformato dall’uomo tra via Santa Croce e via Calatafimi, perché ha permesso di recuperare numerosi reperti, attestanti attività legate all’acqua e alla vita quotidiana degli abitanti di Mediolanum, che a quanto risulta dai monumenti funerari, vivevano una vita particolarmente agiata.

Sezione II – La gestione dell’acqua

A Mediolanum erano diffusi i pozzi per l’acqua di falda nelle abitazioni. Un reperto straordinario esposto è una porzione di pompa idraulica in legno e piombo, recuperata da un pozzo romano, che dimostra l’avanzata tecnologia idraulica dei Romani.

Sezione III – Uso dell’acqua per le attività produttive

L’acqua favorì anche lo sviluppo di attività artigianali, tra cui la lavorazione dei metalli, dei tessuti e delle pelli. Un distretto conciario è stato scoperto in piazza Meda durante scavi archeologici, confermando Milano come centro manifatturiero di rilievo lungo tutta la sua storia.

Ricostruzione area Via Santa Croce. Museo Archeologico di Milano
Ricostruzione area Via Santa Croce. Museo Archeologico di Milano
Ricostruzione Terme Erculee
Ricostruzione Terme Erculee. Museo Archeologico di Milano

Sezione IV – Acqua e edifici monumentali

A Milano l’imperatore Massimiano tra il III e IV secolo d.C. fece costruire le Terme Erculee, un maestoso complesso termale legato all’uso e alla celebrazione dell’acqua. Le Terme erano riccamente ornate con marmi policromi e comprendevano il colossale Torso di Ercole e un mosaico pavimentale. Questa sezione connette ulteriormente passato e presente attraverso una ricostruzione virtuale dell’ambiente del tepidarium.

Sezione V – Acqua e contesti abitativi

Nelle residenze di prestigio l’acqua venne utilizzata per scopi ornamentali e ricreativi. Infatti spesso i giardini delle famiglie più illustri erano dotati di fontane, vasche, sculture e arredi in marmo, per abbellire gli ambienti.

Sezione VI – Acqua negli usi funerari

La sezione in cui sono stati esposti alcuni corredi funerari recuperati dalle necropoli intorno la città, insieme ad un altarino proveniente da un’altra zona, con una rara raffigurazione di Caronte, sembrerebbero dimostrare la necessità di delimitare simbolicamente le aree funerarie o quella di usare l’acqua per rituali legati proprio alla morte.

Sezione VII – L’evoluzione della rete idrografica

Il percorso espositivo si conclude con  planimetrie, disegni, quadri e fotografie, tutti documenti volti ad illustrare la trasformazione della rete idrografica di Milano. Oggi l’acqua continua a fluire nel sottosuolo e, grazie agli impianti di depurazione, alimenta ancora le campagne a sud del centro urbano, soddisfacendo le esigenze della città.

Statuetta di Ninfa; ornamento di fontana. Da Milano, inizi III secolo d.C. Le vie dell'acqua.
Statuetta di Ninfa; ornamento di fontana. Da Milano, inizi III secolo d.C.
Coppa in argento con scena di pesca, da Lovere (BG), Fine II- inizi III secolo d.C. Le vie dell'acqua
Coppa in argento con scena di pesca, da Lovere (BG), Fine II- inizi III secolo d.C.

In definitiva, visitare questa mostra significa immergersi in un racconto che ci ricorda l’importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Milano, con la sua storia millenaria legata all’acqua, ci invita a guardare oltre la superficie, scoprendo le radici profonde che continuano a nutrire il presente e a ispirare il futuro.

Miriana Muscolino QUAINT Art Magazine

miriana Muscolino

Laureata in Lettere e in Archeologia all’Università degli Studi di Messina, Miriana è una brillante copywriter e strategist che “nel tempo libero si sporca le mani tra una campagna di scavi e l’altra”. Si occupa per QUAINT Art Magazine della sezione dedicata all’Archeologia.

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