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Festa della Mamma, un'opera da dedicare a tutte loro

12/05/2024

Nella calda atmosfera primaverile di maggio, un’emozione palpabile si diffonde nell’aria: l’arrivo della Festa della Mamma. È il momento dell’anno in cui cuori si riempiono di gratitudine e affetto, mentre ci prepariamo a celebrare le figure femminili più importanti delle nostre vite: le nostre madri. La Festa della Mamma non è solo un’occasione per regalare fiori e sorrisi, ma è un momento per riflettere sul dono inestimabile che sono le nostre mamme e per onorare il loro amore incondizionato e la loro infinita dedizione.

Nel contesto di questa festa così significativa, il nostro giornale propone un gesto di gratitudine ancora più speciale: un’opera d’arte da dedicare a tutte le mamme del mondo: “Bruno’s Swing” di Geometrie da Compagnia.

Geometrie da compagnia. Federica Sala. Brunos swing
Geometrie da Compagnia. Bruno's Swing.

Geometrie da compagnia: la creatività di Federica Sala

 

L’artista, Federica Sala, architetto e artista visiva che lavora tra Italia e Spagna, il cui lavoro è meglio conosciuto sotto il nome di Geometrie da compagnia, realizza lavori che si collocano a metà fra l’oggetto di design e l’opera d’arte. Il suo atelier rappresenta un’armoniosa fusione di discipline artistiche, dove la scultura interattiva, il design degli spazi interni e pubblici, la video arte e la performance convergono in un unicum creativo. Al centro di questo eclettico universo artistico si trova l’incessante dialogo tra movimento ed equilibrio, animato da un profondo desiderio di reinventare il mondo attraverso l’esperienza della meraviglia.

Geometrie da Compagnia. Bruno's Swing.

La maternità nell’opera ‘Bruno ‘s Swing’

 

In quest’opera l’artista ha reso un momento ordinario della sua quotidianità in qualcosa di straordinario, tramite una linearità semplice e d’impatto. L’opera è un inno alla bellezza delle piccole cose e alla magia che si cela dietro i momenti più semplice ma profondamente significativi della vita, come ad esempio, i momenti che condividiamo con le nostre madri durante l’infanzia. Infatti, l’opera si ispira alla passione sfrenata del figlio dell’artista per le altalene. Negli ultimi anni, l’artista ha dedicato lunghe ore ai parchi giochi per bambini. Qui, ha potuto apprezzare non solo la gioia e lo stupore che l’altalena regalava al figlio, ma anche ritagliarsi preziosi momenti di serenità e complicità con lui. il movimento dello “swing” dell’altalena diviene, in quel piccolo spazio di quotidianità, un momento meditativo, al punto tale che si coordina con il respiro dell’artista, creando una fortissima sinergia. Madre e figlio entrano in empatia con le altalene al punto tale da iniziare a cercarle insieme per tutta la città, creando un momento di gioco e di scoperta, in grado di unirli nella diversità del loro sentire gioia con una fortissima complicità. La sensazione di familiarità con lo spazio dell’altalena ha portato Federica Sala a una profonda intimità con la struttura stessa. “Mi sono resa conto di aver interiorizzato lo spazio dell’altalena”, rivela, “era come la nostra casa lontano da casa.” Nel loro personale rituale di gioia e connessione, l’altalena si è rivelata il veicolo attraverso cui l’artista ha potuto preservare l’emozione di cullare il figlio tra le proprie braccia, un gesto reso impossibile dal passare del tempo e dall’aumento del peso del bambino. Da madre, l’artista si identifica quindi in quella tanto amata altalena, in grado di proteggere, coccolare e cullare il proprio figlio.  L’esperienza con l’altalena porta con sé ad una consapevolezza più profonda della cura come elemento centrale della vita, un monito, un ricordo di come l’amore e l’attenzione reciproca possano trasformare ogni momento in un’esperienza preziosa e indimenticabile.

L’opera è un inno ardente all’amore materno, una celebrazione di tutte le madri che incarnano la forza e la capacità di sorreggere il peso dell’amore per i propri figli sulle proprie spalle, ma soprattutto nel proprio cuore, con una potenza indomabile e un coraggio senza fine.

Laureata in Arti Spettacolo ed Eventi Culturali all’Università IULM di Milano, dove attualmente frequenta la Laurea Magistrale in Arte Valorizzazione e Mercato, Ginevra ha esperienza nel mondo della curatela e della comunicazione. Si occupa per QUAINT Art Magazine della sezione Arte Contemporanea.

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